Titolo Proprio: Lazzaro e il ricco Epulone
Autore: Pedro Angel
Identificativo: 12 et 13 [1] 2.29
Collocazione: c. 158 r.
Classificazione: Bibbia, Teologia, Religioni
IconClass: 73C852
Datazione Certa: 1587
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 10,5 x 17
Tag: Lazzaro, Epulone, ,

Descrizione:

La scena rappresentata è la trasposizione in immagine della parabola di Lazzaro e il ricco Epulone. L’incisione compare solo all’interno del II tomo del Flos Sanctorum ma per tre volte. In questo caso la si riscontra alla fine dei capitoli dedicati alla vita di Lot, con significato meramente decorativo.
Nell’iconografia cristiana la parabola di Lazzaro e il ricco Epulone è sintetizzata in tre scene: la vita terrena dei due, la morte e la ricompensa di Lazzaro contrapposta alla dannazione di Epulone. Nell’incisione analizzata, l’autore sceglie di rappresentare la vicenda terrena dei due protagonisti: a destra compare Epulone, seduto a tavola con una dama - secondo la parabola una prostituta - entrambi riccamente vestiti. La tavola è imbandita e si trova in un ambiente chiuso, probabilmente una sala per banchetti, la cui spazialità è resa attraverso l’uso di archi sullo sfondo. A sinistra, all’esterno, Lazzaro coperto di stracci siede sulle scalinate del portone del palazzo. Tra i due spazi, quello interno e quello esterno, non esiste termine di separazione: al contrario la scena risulta collegata grazie a un servo, riconoscibile dal misero abbigliamento e dai piedi scalzi, che sta eseguendo l’ordine di Epulone, ossia cacciare Lazzaro. Accanto a Lazzaro e al servo, due cani emaciati si leccano il manto. Questa fusione di scene simultanee ha un evidente significato illustrativo e teatrale, che trova il suo completamento nella architettura urbana retrostante, vera e propria quinta teatrale davanti alla quale si svolge l’azione.
L’espressione dei volti dei personaggi, le loro posture, la gestualità rendono magistralmente il significato di ciò che si sta guardando. L’incisione non è firmata, ma si riscontrano elementi presenti in altre xilografie firmate dall’autore Pedro Angel: il pavimento piastrellato, l’intenzione di rendere ambienti interni ed esterni omogenei, l’architettura urbana con case, torri e portoni. A tal proposito di ritiene plausibile che Pedro Angel avesse una nutrita bottega e che i suoi assistenti si limitassero a comporre scene, con materiale autografo dell’autore, a seconda del soggetto da trattare: questo il motivo per cui, nonostante la mancanza della firma, in molte incisioni la composizione, la resa dell’architettura e le posture dei personaggi risultano essere simili tra loro. La differenza con quelle autografate non si riscontra solamente nella resa dei volti, del paesaggio e nei particolari; tutte le incisioni firmate presentano una minuziosa attenzione al dettaglio e alla resa delle emozioni dei personaggi coinvolti, al contrario di quelle non firmate che risultano più goffe e meno dettagliate.


Bibliografia:

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